Dott. Antonio Faraco
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Nutrizione nell'infanzia e adolescenza

Nutrizione nell’infanzia e adolescenza

Novembre 25, 2015 - antonio

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Nutrizione nell’infanzia e adolescenza

Oltre a quello intrauterino, ci sono altri due periodi della vita che sono determinanti per la salute dell’individuo: l’infanzia (in particolare il periodo che va tra i 3 e i 5 anni) e l’adolescenza. È stato visto, infatti, che un bambino o una bambina sani diventeranno probabilmente un uomo o una donna sani, al contrario un bambino o una bambina obesi hanno maggiori probabilità di diventare adulti obesi e di sviluppare patologie quali sindrome metabolica, malattie cardiovascolari e in casi estremi anche il diabete di tipo 2. La nutrizione in età pediatrica ha quindi come scopo quello di migliorare la qualità di vita del bambino per prevenire le malattie endocrino-metaboliche dell’adulto. Di seguito sono elencati alcuni consigli utili per prevenire l’obesità nei bambini:

• Non obbligare il bambino a finire quello che ha nel piatto quando si dimostra sazio.
• Non utilizzare il cibo come premio e/o consolazione.
• Limitare l’acquisto di cibi non salutari.
• Frazionare l’apporto calorico giornaliero in 5 pasti.
• Eliminare l’abitudine all’alimentazione notturna.
• Contenere l’abitudine al “fuori pasto”.
• Favorire l’assunzione di cibi ricchi di fibre.
• Ridurre l’apporto di alimenti semisolidi.
• Dare il tempo al bambino di mangiare con tranquillità per favorire il senso di sazietà.
• Abituare il bambino a mangiare frutta e verdura già dalla prima infanzia.
• Fargli fare sport o giocare all’aperto almeno un’ora al giorno.

Oltre a queste brevi “linee guida” è importante anche calibrare la quantità di proteine, grassi e carboidrati a seconda delle varie fasce d’età e del ritmo di crescita del bambino e fornire un alimentazione quanto più varia possibile per garantire un adeguato apporto di tutte le vitamine e i sali minerali di cui ha bisogno.

Adolescenza ed osteoporosi
Secondo diversi studi il 90% dell’accrescimento osseo avviene entro i 17-19 anni per poi continuare lentamente per il restante 10% fino a 30 anni. Dopodichè la massa ossea comincia a decrescere lentamente man mano che si invecchia. Lo scopo è quindi quello di arrivare a 30 anni con i più alti livelli possibili di massa ossea per fare in modo di arrivare alla vecchiaia con livelli di tessuto osseo sufficienti a garantirci una buona qualità della vita. Dal momento che il 90% dell’accrescimento del tessuto osseo avviene entro i 19 anni, diventa fondamentale cominciare la prevenzione già da giovanissimi per tentare di far aumentare quanto più possibile la massa ossea prima che inizi a diminuire. Superata la fase di accrescimento, infatti, il massimo che si può fare è rallentare la fase di declino ma non è più possibile far aumentare il tessuto osseo. In conclusione, per prevenire l’osteoporosi, è necessario intervenire già durante l’adolescenza regolando l’apporto di calcio, vitamina D e facendo regolare attività fisica.

 

antonio

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