Dott. Antonio Faraco
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Bioimpedenzometria

Bioimpedenzometria

Novembre 25, 2015 - antonio

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Bioimpedenzometria

La bioimpedenzometria è una tecnica non invasiva che permette di valutare la composizione corporea. L’analisi impedenzometrica consiste nel far passare una debole corrente alternata (50 kHz) attraverso il corpo mediante degli elettrodi applicati in specifici punti di repere, situati sul piede e sulla mano e collegati ad un impedenzometro mediante un cavo tetrapolare. Dopodichè l’impedenzometro misura la resistenza (Rz) e la reattanza (Xc) opposta dal corpo al passaggio di corrente. La resistenza viene definita in fisica come il rapporto tra la tensione e la corrente e, nel caso di un corpo umano, varia sulla base della quantità dei fluidi corporei. La reattanza, invece, è la forza che un condensatore oppone al passaggio di una corrente elettrica e dipende dal quantitativo di massa cellulare e dal quantitativo di acqua extracellulare. Infine il software elabora i dati raccolti e, sulla base delle misure antropometriche del paziente calcola i seguenti parametri:

• Massa magra
• Massa grassa
• Acqua totale presente nell’organismo
• Acqua extracellulare
• Acqua intracellulare
• Massa cellulare metabolicamente attiva
• Metabolismo basale
• Indice di massa corporea
• Indice di massa cellulare

Per una corretta analisi impedenzometrica è opportuno rispettare i seguenti accorgimenti:

• Fare la misurazione dopo un digiuno di almeno 4 ore
• Non fare attività fisica  prima dell’analisi
• Per le donne in età fertile è consigliabile effettuare l’analisi tra il 5o e il 15o giorno del ciclo
• Non assumere bibite o cibi ricchi di sali prima della misurazione
• Non effettuare l’analisi in presenza di patologie che alterino in maniera diretta o indiretta la temperatura corporea

I dispositivi di ultima generazione come ad esempio la BIA 101 ASE della Akern, permettono di eseguire anche l’analisi vettoriale e l’analisi segmentale.

Analisi vettoriale

Ad oggi, tutti i metodi per la determinazione della composizione corporea effettuabili in vivo sono indiretti. Ciò significa che tutti questi metodi forniscono stime, per quanto accurate, non misure dirette.
Nel caso delle stime da analisi BIA sappiamo che, in  assenza di alterazioni idro-elettrolitiche, le correlazioni tra i vari compartimenti corporei sono costanti ed interdipendenti, tanto da permettere al clinico la valutazione quantitativa dei vari compartimenti corporei con elevata precisione.
Ciò premesso, va ricordato che in condizioni anormali anche i più validati algoritmi di calcolo possono produrre gravi distorsioni nelle stime dei compartimenti.
Come rilevare in modo diretto la presenza di alterazioni idro-elettrolitiche ed evitare distorsioni nelle stime? Con l’analisi vettoriale Biavector®
I sistemi di analisi Akern affiancano al metodo convenzionale di stima la tecnica di analisi Vettoriale Biavector®.

L’analisi vettoriale è necessaria per:

– una valutazione semiquantitativa di composizione corporea basata su misure dirette
– migliorare le prestazioni della BIA convenzionale (confermare l’applicabilità del coefficiente fisso di idratazione)

L’analisi vettoriale d’impedenza tramite nomogramma Biavector® offre al clinico uno schema interpretativo immediato circa lo stato d’idratazione e nutrizione del soggetto.
I valori bioelettrici di Resistenza (RZ) e Reattanza (Xc) misurati dallo strumento sono divisi per l’altezza del soggetto (conducibilità/metro) e plottati sullo schema (un “normogramma” è la rappresentazione grafica di una funzione di due o più variabili).

Leggi anche Analisi segmentale

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